lunedì 23 aprile 2012

Olga la rossa

Una notte, mia nonna ha fatto un sogno.
Sua madre, la mia bisnonna - la "strega" della famiglia, la rossa Olga, la ragazza madre sedotta e abbandonata da un ricco seduttore - le sfiorava una gamba, porgendole una bambola.
"Che cosa vuoi, mamma?", chiedeva mia nonna. "Che cos'è questa bambola, e per chi è?".
"Per F.", rispondeva Olga.
Qualche giorno dopo, mia sorella ha svelato a mia nonna la sua seconda gravidanza. Lei non si è scomposta più di tanto: negli ultimi anni sono arrivati due nipotini, non è più come la prima volta.
Però ha raccontato il suo sogno a mia sorella e a mia madre.
"Olga stavolta dev'essersi sbagliata", ha detto mia madre. "La bambola è di M., non di F.".
"No", ha ribadito mia nonna. "Sono sicura che la bambola è di F.".

Venerdì scorso ho rifatto le beta: più che raddoppiate in due giorni. La ginecologa mi ha detto che vanno bene, e mi ha fatto fissare la prima ecografia per il mese prossimo. Io sono un nodo di paura, il cuore batte a mille ogni momento, ma a tratti percepisco ondate di calore e commozione all'altezza dello stomaco.
Ho davanti una lunga strada, è inutile negarlo. Non esistono cieli tersi.
Tutto è complicato, nella mia vita, tutto è conquistato con le unghie e con i denti.
Ma adesso voglio mettere da parte le vecchie paure e concentrarmi sulle nuove.
Voglio - desidero con tutta me stessa - che Olga la rossa non si sia sbagliata.
O meglio che si sia sbagliata soltanto un po'.
E che ci sia una bambola per ciascuna di noi due.

2 commenti:

  1. Cara Alessia, quante volte ho riletto la tua storia per trovare un po' di forza e di speranza! Vorrei poter seguire le tue tracce, ma comincio a temere che il destino abbia altro in serbo per me...

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