mercoledì 17 ottobre 2012

I've got you under my skin

Mi tiene compagnia, tutto questo ribollire della pancia. A volte è così viscerale che mi spaventa e m'impressiona, ma credo che mi mancherà, un giorno.
We're one, but we're not the same...
Siamo già alla fine del settimo mese, tu pesi un chilo e otto e sei lungo quaranta centimetri.
Il tempo è volato, e io comincio solo adesso a rendermi conto che mi sta capitando una cosa nella quale non speravo, una cosa che un tempo credevo succedesse a tutte le donne, e che invece poi si è rivelata così dannatamente difficile, così miracolosa per noi, per me e per tuo padre.
Voglio restare tranquilla, voglio godermi questa cosa strabiliante che, con buona probabilità, non mi succederà mai più. La mia vita un po' sghemba, alla fine, ha voluto regalarmi quest'occasione inattesa.
E non intendo sprecarla.
Basta con le angosce, è ora di vivere a pieno gli ultimi due mesi in cui potrò ospitarti nel mio corpo.
Non avere fretta, resta qui, godiamocela.