lunedì 16 aprile 2012

832,42

Questa mattina sono andata al laboratorio a fare le beta.
Ho passato tutta la giornata in giro a lavorare, da sola. O meglio in compagnia dell'angoscia, del mal di testa e delle nausea. Sindrome premestruale, o una buona imitazione.
Ma soprattutto della paura.
Poi, stasera, sono uscita di fretta per ritirare i risultati, sempre da sola.
E c'era un numero. 832,42. Non so che cosa diavolo voglia dire, ma è pur sempre un numero, e voglio farmelo piacere.
Solo ch,e superato ogni ostacolo, subito se ne innalza un altro. Sarà abbastanza alto, quel numero? E crescerà?
Anche in questo caso, sono sola. Alla clinica non rispondono prima di domani alle due, quando dovrò assentarmi con una scusa dal lavoro per provare a prendere la linea...
Se l'assenza era un assedio, per citare Piero Ciampi, l'attesa lo è altrettanto.
Meglio abituarsi.

2 commenti:

  1. Comprendo appieno le tue ansie, il tuo stato d'animo diffidente. Comprendo ogni singola parola che hai scritto fino ad oggi (ho letto i post precedenti). Perciò rispetto e vado cauta, piano piano, con te. Però un sorrisetto concedimelo, piccolo piccolo, quasi segreto. Di compiacimento e soddisfazione. Un passo alla volta, ma già è qualcosa no? Osservo quei numeri e per me sono ancora un miraggio.
    In bocca al lupo :*

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  2. Grazie Nina. In fondo, un numero è pur sempre un numero, ed è comunque "qualcosa di diverso dal solito", come dice il mio compagno. Poverino, è più in ansia di me. Oggi speravo in un risultato più rassicurante, ma le cose non sono andate come speravo. Arrivare ad avere un test positivo è stato un cammino così lungo che il timore che tutto s'interrompa è centuplicato, rispetto a quello di una donna "normale"! O così immagino. Chissà, forse è la stessa cosa per tutte, mule e asine comuni :-)

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